I filtri a cartuccia solida ricambiabile della serie CSR..CO2, CSR..CO2S sono considerati “Recipienti” secondo quanto definito nell’Articolo 2, paragrafo 2, della Direttiva PED 2014/68/EU e sono oggetto dell’Articolo 4, paragrafo 1, lettera (a), della medesima Direttiva. Tutta la serie è stata progettata per l’utilizzo di refrigerante R744 (CO2), classificato dall’articolo 13, paragrafo 1, lettera (b), della Direttiva PED 2014/68/EU come appartenente al Gruppo 2, ovvero fluido non tossico, non infiammabile e non esplosivo ed indicato nell’appendice E della norma EN 378-1 come appartenente al Gruppo A1. La classificazione di pericolosità del prodotto, in base alla Direttiva 2014/68/EU, dipende da:
• Tipologia di fluido di destinazione d’uso (R744);
• Dimensioni intrinseche (il volume, in questo caso);
• Pressione massima di esercizio di progettazione (PS)
Nel caso dei filtri CSR..CO2, CSR..CO2S, i volumi interni di tutte le serie variano da 1,6 litri per i più piccoli, fino a 1,9 litri per le versioni a più grosse, mentre le massime pressioni di esercizio, indicate nelle tabelle di riferimento, non superano i 90 bar. In accordo alla Tabella 2 dell’Annex II della Direttiva 2014/68/UE, tutti i prodotti sono classificati come Categoria I e dovo recare il marchio CE di Conformità Europea che ne comprova la progettazione secondo la sopracitata Direttiva.
Il mantello esterno e la flangia superiore di questi filtri sono realizzati interamente in acciaio, mentre il materiale delle connessioni dipende dalla serie specifica:
• Serie CSR..CO2: tubo in acciaio inox AISI 304;
• Serie CSR..CO2S: tubo in acciaio EN 10216-3 – P355NL1.
Il mantello esterno è interamente ricoperto di più di 70 μm di verniciatura a polvere che assicura una protezione completa contro l’ossidazione, mentre la flangia superiore è zincata.
L’intera gamma di prodotti viene fornita con la flangia superiore cieca, ma su richiesta è possibile averla forata ¼” NPT per un eventuale montaggio dell’attacco di carica.
La sua installazione è necessaria per proteggere l’impianto da umidità, acidi e contaminanti solidi, che possono causare non solo una riduzione dell’efficienza complessiva ma anche gravi danni al compressore e a tutti gli elementi dell’impianto. La scelta della posizione di installazione, consentita sia verticale che orizzontale, deve tenere conto della distanza ‘K’ (vedi tabella e disegno) per consentire l’estrazione dell’unità filtrante senza difficoltà; inoltre, la direzione del flusso deve essere concorde con la freccia posta sull’etichetta.